Sulforano. Cos’è ?
il Nutraceutico utile per il Diabete di tipo 2
Nuove evidenze scientifiche per la prevenzione delle Malattie Metaboliche

Il sulforafano è un composto appartenente alla famiglia degli isotiocianati ossia composti solforati, presente in diverse specie vegetali come broccoli, cavoli e cavoletti di Bruxelles.
Si forma quando la sulforafanina, un glucosinolato, reagisce con l’enzima mirosinasi. ll sulforafano negli alimenti esiste principalmente sotto forma di glucorafanina legata ad uno zucchero, oppure come sulforafano libero.
La glucorafanina viene idrolizzata a sulforafano dall’enzima mirosinasi, presente nelle piante della famiglia delle Brassicacee. La cottura breve porta all’aumento della quantità di sulforafano, mentre la cottura eccessiva può ridurne il contenuto a causa della denaturazione dell’enzima mirosinasi.
Il metodo di cottura a vapore sembra essere il migliore per preservarne l’azione. Il contenuto di sulforafano è maggiore nei prodotti freschi rispetto a quelli congelati, poiché la congelazione sembra inattivare le mirosinasi.
Negli ultimi anni il Sulforafano è oggetto di interesse per i suoi effetti terapeutici contro diverse complicazioni metaboliche.
Studi recenti hanno evidenziato i benefici del solforafano nel contrastare lo stress ossidativo e l’infiammazione, essenziali nella protezione contro le complicanze del diabete; si è visto infatti che il sulforafano ha un ruolo protettivo contro le complicazioni diabetiche, migliorando lo stato metabolico e riducendo il rischio cardiovascolare.
Il diabete mellito è una delle principali cause di mortalità a livello globale, è una patologia caratterizzata da iperglicemia e resistenza all’insulina e un’ iperglicemia prolungata negli anni può causare gravi complicazioni agli occhi, ai reni, ai nervi e al sistema cardiovascolare, riducendo a lungo andare l’aspettativa di vita.
Ecco perché si cercano sempre nuove molecole di origine naturale per gestire efficacemente il diabete e le sue complicanze. Negli anni il diabete si è gestito con adeguata dieta controllata, attività fisica e somministrazione di farmaci a base di insulina e/o metformina.
Tuttavia l’aumento sempre maggiore di persone affette da malattia diabetica sta portando la ricerca a focalizzarsi su terapie alternative.
Le piante medicinali infatti, offrono una promettente risorsa. Il sulforafano presente nelle brassicacee è oggetto di studio per i suoi effetti benefici sulla salute. Le sue proprietà terapeutiche derivano dall’attivazione di importanti risposte antiossidanti che proteggono dallo stress ossidativo e dall’infiammazione.
Il sulforafano si è dimostrato efficace nel trattamento del diabete di tipo 2 grazie alle proprietà antinfiammatorie, paragonabili a quelle del farmaco metformina. La ricerca ha evidenziato che l’effetto del sulforafano è multifattoriale e non si limita alla risoluzione dell’infiammazione attraverso il fattore di trascrizione nucleare 2-like 2 (NRF2), il principale regolatore dell’omeostasi redox.
Studi condotti su topi obesi hanno mostrato che il sulforafano sopprime la sintesi degli acidi grassi, riduce l’accumulo di radicali liberi dell’ossigeno (ROS) e la resistenza alla leptina, contribuendo alla riduzione della massa grassa e al mantenimento dell’attività fisica.
Queste evidenze suggeriscono l’uso dell’integrazione con sulforafano per prevenire l’obesità e l’iperglicemia, e sollevano interrogativi sull’interazione del sulforafano con la leptina e sulla sua attività a livello centrale e periferico. Il sulforafano era già noto per le sue proprietà protettive contro il cancro ma adesso si sta dimostrando essere un potenziale protettore anche per il controllo dell’obesità e del diabete tipo 2.
Il suo utilizzo come terapia per il diabete è particolarmente interessante, considerando che il disturbo interessa milioni di persone nel mondo e che una percentuale significativa di pazienti non può assumere il trattamento standard a base di metformina per rischi di danni ai reni.
E ora.. una RICETTA per TE !

Note
Alternative : cavoletti di bruxelles, cavolfiore, broccolo a foglie, cavolo cappuccio, cavolo viola
Ingredienti
- 120 gr di pasta di avena
- 1 broccolo
- 50 gr di formaggio fresco magro
- 1 spicchio di aglio
- olio evo qb
- sale qb
- pepe qb
- sesamo qb
Istruzioni
- Per prima cosa pulire il broccolo e lavare le cimette; ricordatevi che anche il gambo se pulito può essere mangiato. Portare a bollore dell'acqua e cuocere le cimette di broccoli per 10 minuti circa. Scolare i broccoli ma tenere da parte l'acqua di cottura, servirà per cuocervi la pasta. In una padella far appassire l'aglio con l'olio d'oliva a fiamma bassa e aggiungere i broccoli insieme al sale e al pepe; cuocere per 10 minuti circa, aggiungendo acqua di cottura se occorre. Nel frattempo scaldare la pasta nella stessa acqua di cottura dei broccoli. In un boccale mettere i broccoli, lasciando qualche cimetta per guarnizione, il formaggio magro, un pizzico di sale e pepe e frullare bene fino ad ottenere una crema liscia e omogenea. In una padella antiaderente rosolare il sesamo a fiamma bassissima così da far uscire l'olio essenziale ma da non bruciarlo. Scolare la pasta e condirla con il pesto di broccolo mantecando sul fuoco per pochi minuti. Impiattare e servire guarnito con le cimette di broccoli lasciate da parte, il sesamo e se vi piace potete aggiungere del formaggio a scaglie o dei pomodorini secchi sott'olio.